Abiti: coperta, lenzuola, cuscino, redingote verde, pelliccia, vestito da montagna, ghette grandi e piccole, stivali, scarpe a punta, scarponi chiodati, scarponcini, pantofole, gilet semplice e doppio, parasole, pistole e cinturoni, fibbie di ricambio, braghe di ricambio, otto paia di camice, calze e pantaloni, due paia di ramponi, calze di lane, occhiali scuri (verdi), velo, creta, tavolette di legno, carta, barattoli di ferro bianco, sacco per le pietre, tre martelli, liquore di ciliege, torce, candele, lanterna, acquavite, sei mezze bottiglie di vino bianco, patè in vaso, salviette, pelle d’orso. Rimedi e alimenti: dadi di brodo, tavolette per le labbra, tavolette di liquirizia, utensili, bottiglia per l’aria, due barometri con supporto, tre igrometri, tre elettrometri, contenitore con mercurio, lente grande e piccola, micrometro, livella a bolla d’aria, servizio da scrittura portatile, sacco di cuoio grande e piccolo, flacone di acido azotico, bussole, sestante, bastone di giunco; libri: Abbé Marie, Legat, Orazio, Haller, Voyages, (due esemplari); barattolo con specchietto e aghi, matite, termometro, lampada per bollire e riscaldare, apparecchio d’acqua di calce, portafogli grande e piccolo, acciarino e fiammiferi, denaro, flacone di sali di acetosella, china, magnesia, tavolette di acetosella, piccoli pani.
Harace-Bénedict de Saussure, prima di partire per il Monte Rosa…
Lungo tutte le Alpi esiste una linea ideale che corre a una quota costante, tra i 2000 e i 2200 metri. Questa linea, che è visibile nel repentino estinguersi della vegetazione dell’alto fusto, segna di fatto un confine netto tra due mondi distinti. Il mondo vissuto della valle, ultimo avamposto del genere umano verso l’alto; e, sopra, l’universo sterile e disabitato delle alte quote. Questa linea è dunque na sorta di limite dell’esistenza umana, è il confine della vita. Oltre, la nostra vita non può esistere. L’uomo si può trattenere per qualche ora, forse giorni persino settimane se trova ricovero in qualche rifugio; scaduto il tempo però, è costretto a scendere. Anche dagli alpeggi più alti, che spesso si trovano lungo il confine, finiti i novanta giorni della monticultura estiva, gli armenti calano di nuovo verso valle, trovando rifugio a quote inferiori.
Marco Albino Ferrari, In viaggio sulle Alpi - Luoghi e storie d’alta quota
A Portrait of the Artist as a Young Man, Somewhere Along Staten Island, bronze, in progress
List of Ilford HP5 400 negative films, The Bronx and Staten Island, 2016-2018
Notebooks, 2016-2018
End. The Silence Of New York City Frontiers (Notes For A Book), 2016-2017-2018...
From Delirious New York, 1978, By Rem Koolhaas
End. The Silence Of New York City Frontiers (Notes For A Book), 2016-2017-2018...